Normative per le imprese edili

Normative per le imprese edili

Quali sono le normative italiane che l’impresa edile deve possedere per essere completamente in regola a svolgere l’attività edilizia civile o industriale?

In Italia, le imprese edili che intendono operare legalmente nel settore civile o industriale devono rispettare una serie di normative che riguardano diversi aspetti, come la conformità fiscale, amministrativa, tecnico-professionale e la sicurezza sul lavoro.

Di seguito sono elencate le principali normative e requisiti che un’impresa edile deve possedere per essere in regola.

Iscrizione alla Camera di Commercio

Iscrizione alla Camera di Commercio

Requisito fondamentale:

Ogni impresa edile deve essere iscritta alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura (CCIAA) della provincia in cui ha sede.
Questo certifica l’abilitazione dell’impresa a svolgere attività edilizia.

Requisiti di regolarità:
L‘impresa deve essere iscritta nella sezione speciale delle imprese artigiane o nella sezione ordinaria, a seconda della dimensione dell’impresa e del numero di dipendenti.

Iscrizione al Registro delle Imprese Artigiane (se applicabile)

Iscrizione al Registro delle Imprese Artigiane (se applicabile)

Le piccole imprese con un numero ridotto di dipendenti possono essere iscritte al Registro delle Imprese Artigiane se soddisfano i requisiti previsti dalla legge, come l’artigianalità del lavoro e il limite del numero di dipendenti.

Regolarità contributiva (DURC)

Regolarità contributiva (DURC)

Il DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva) attesta che l’impresa è in regola con il pagamento dei contributi previdenziali, assistenziali e assicurativi verso enti come INPS, INAIL e le casse edili.
È necessario per poter partecipare a gare d’appalto, ottenere concessioni edilizie o subentrare in contratti di lavoro.

Certificazione SOA (per lavori pubblici)

Certificazione SOA (per lavori pubblici)

Per poter partecipare a lavori pubblici di importo superiore a 150.000 euro, l’impresa deve essere in possesso della certificazione SOA.

Questa certificazione attesta la capacità economica e tecnica dell’impresa di eseguire lavori di un certo importo e di specifiche categorie.

 

Categorie SOA: L’impresa deve essere qualificata per la categoria di lavori che intende svolgere, come ad esempio lavori di edilizia civile (OG1) o industriale (OG2).

Abilitazioni tecniche (D.M. 37/2008)

Abilitazioni tecniche (D.M. 37/2008)

Se l’impresa esegue lavori sugli impianti (elettrici, idraulici, gas, ecc.), deve essere in possesso delle abilitazioni previste dal Decreto Ministeriale 37/2008, che regolamenta la sicurezza e l’idoneità degli impianti.
Impianti elettrici e termici: L’impresa deve essere abilitata alla progettazione, installazione e manutenzione di impianti tecnologici secondo la normativa in vigore.

Normativa sulla sicurezza sul lavoro (D. Lgs. 81/2008)

Normativa sulla sicurezza sul lavoro (D. Lgs. 81/2008)

Il Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro (D.Lgs. 81/2008) impone all’impresa edile l’obbligo di garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori in cantiere.
Gli adempimenti includono:
Piano Operativo di Sicurezza (POS):
Documento obbligatorio per ogni cantiere, che deve essere predisposto dall’impresa appaltatrice.

Formazione dei lavoratori:
Tutti i lavoratori devono ricevere una formazione adeguata in materia di sicurezza.

Sorveglianza sanitaria:
I lavoratori devono essere sottoposti a visite mediche periodiche per garantire che siano idonei a svolgere i lavori.

Coordinatore per la sicurezza:
Nelle opere complesse, è necessaria la figura di un coordinatore della sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione, nominato dal committente.

Contratti collettivi e regolarità fiscale

Contratti collettivi e regolarità fiscale

Contratti collettivi nazionali (CCNL):
Le imprese edili devono applicare i contratti collettivi di settore per i lavoratori, che disciplinano i diritti e i doveri dei dipendenti in termini di orari di lavoro, ferie, malattia e contributi.

Regolarità fiscale:
L’impresa deve essere in regola con gli obblighi fiscali, tra cui il pagamento delle tasse e il rispetto della normativa IVA.

Questo comprende anche la gestione contabile e fiscale relativa alla vendita o all’affitto di immobili.

Certificazioni di qualità (ISO)

Certificazioni di qualità (ISO)

Molte imprese edili optano per ottenere certificazioni di qualità, come:

 ISO 9001
: Sistema di gestione della qualità, che attesta la capacità dell’impresa di fornire prodotti e servizi conformi agli standard.

ISO 14001: Sistema di gestione ambientale, importante per dimostrare l’impegno dell’impresa nel rispetto delle normative ambientali.

Autorizzazioni per la gestione dei rifiuti edili (D.Lgs. 152/2006)

Autorizzazioni per la gestione dei rifiuti edili (D.Lgs. 152/2006)

L’impresa deve essere conforme alla normativa in materia di gestione dei rifiuti edili.
Il Codice dell’Ambiente (D.Lgs. 152/2006) impone l’obbligo di gestire correttamente i rifiuti prodotti durante i lavori edili, in particolare:
Registro di carico e scarico dei rifiuti:
L’impresa deve registrare la produzione e il conferimento dei rifiuti.
Smaltimento corretto:
L’impresa deve rivolgersi a operatori autorizzati per lo smaltimento dei rifiuti derivanti dai cantieri.

Certificati di prevenzione incendi (CPI)

Certificati di prevenzione incendi (CPI)

Per i lavori che riguardano edifici soggetti a normativa antincendio (ad esempio edifici pubblici o industriali), l’impresa deve ottenere i relativi certificati di prevenzione incendi e rispettare la normativa specifica.

Requisiti per l’apertura del cantiere (SCIA o Permesso di Costruire)

Requisiti per l’apertura del cantiere (SCIA o Permesso di Costruire)

Per iniziare i lavori, l’impresa deve ottenere dal comune di riferimento le necessarie autorizzazioni edilizie, che possono variare in base alla tipologia di intervento:

SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività):
Per interventi di manutenzione straordinaria e lavori minori.

Permesso di Costruire:
Per opere di nuova costruzione, ristrutturazioni importanti o ampliamenti.

Normativa antisismica

Normativa antisismica

Nelle zone a rischio sismico, l’impresa deve seguire le normative tecniche per la progettazione antisismica degli edifici (NTC 2018 – Norme Tecniche per le Costruzioni), che prevedono criteri specifici per la progettazione, l’esecuzione e il collaudo delle opere.

Copertura assicurativa

Copertura assicurativa

L’impresa edile deve avere una copertura assicurativa adeguata, che includa:
Responsabilità civile:
Per eventuali danni a terzi causati durante i lavori.

Polizza decennale postuma:
Obbligatoria per le imprese che costruiscono immobili residenziali, questa polizza copre i danni strutturali per un periodo di 10 anni dalla consegna.

Considerazioni finali

Per operare legalmente e in regola in Italia, un'impresa edile deve soddisfare una serie di requisiti amministrativi, fiscali, tecnici e di sicurezza. Rispettare queste normative non solo garantisce la legittimità dell’attività, ma protegge l'impresa stessa e i suoi clienti da potenziali rischi legali e finanziari.

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